I malati cronici si
rivolgeranno al Recup solo per la prima visita
Piccoli grandi passi per cominciare a smontare tutte quelle
complicazioni che rallentano la macchina sanitaria regionale, costringendo
spesso il cittadino a rinunciare all’accesso a un servizio che gli spetta di
diritto e a ripiegare sulle strutture private.
E’ stato questo uno degli obiettivi principali (e quel che
più conta, uno dei risultati concreti) del primo incontro proposto dalla
Regione Lazio ai i direttori generali e sanitari di ospedali, Asl e IRCCS, per
risolvere la tormentata e spinosa questione delle liste di attesa.
E non ci voleva certo un tavolo istituzionale per capire che
si tratta di una priorità assoluta, che impone un immediato confronto per l’analisi
delle criticità e la proposta di possibili e rapide soluzioni.
Il primo obiettivo raggiunto è che si è arrivati subito a
una prima soluzione praticabile già da subito che coinvolge i malati così detti
cronici. La novità è che loro si rivolgeranno al Recup solo per le prime
visite, mentre per i controlli successivi dovranno andare direttamente dai
medici di famiglia, senza passare di nuovo dal Recup. I malati cronici – e cioè
tutte le persone affette da patologie oncologiche, cardiovascolari, respiratorie
e diabetologi che – rappresentano circa il 70% del volume delle prestazioni
sanitarie fornite e quindi questa prima soluzione tampone avrà subito effetti
tangibili.
Il primo sarà che le liste d’attesa saranno ridotte di
molto, visto che le prenotazioni verranno fissate direttamente dal medico di
famiglia, rientrando in percorsi di screening e seguendo le linee guida
nazionali e i protocolli scientifici.
Il secondo effetto è che il Recup sarà liberato dalle
prenotazioni sanitarie per questo tipo di pazienti, lasciando spazio soltanto
alle prime visite. Oltre a questo, per migliorare ulteriormente le performance,
saranno coinvolti di più tutti i privati accreditati al sistema sanitario
regionale che potranno garantire le prestazioni, soprattutto quando la sanità
pubblica non riuscirà a rispettare i tempi previsti.
Ma dalla Regione assicurano che questo primo tavolo di
confronto è soltanto il primo passo di un percorso di revisione del sistema
sanitario di lunga durata, visto che già nei prossimi giorni ha organizzato un
altro momento di riflessione per far emergere e far ragionare insieme le
esperienze migliori del territorio e un nuovo incontro con i medici di medicina
generale, i laboratori di analisi, le centrali cooperative, gli ordini dei
medici e le organizzazioni sindacali. Questa volta si parlerà delle case della
salute.
Nessun commento:
Posta un commento