Un’App del Ministero della Salute per contenere la
dipendenza dalle sigarette
di Massimiliano Picardi

E tra gli utenti c’è anche chi, dopo averla sperimentata e
apprezzata, pensa a quelle funzionalità da integrare nelle eventuali successive
versioni per aumentarne l’efficacia. Si suggerisce, ad esempio, di aggiungere
il tempo trascorso tra una sigaretta e l’altra e anche un’agenda per
distribuire equamente le sigarette disponibili nell’arco della giornata. E c’è
chi lamenta l’assenza di incoraggiamenti quando si fuma meno e chi preferirebbe
una grafica più personalizzabile, magari con delle immagini dinamiche per
rappresentare i danni all’organismo che aumentano o diminuiscono in base al
tipo di fumatore.
Suggerimenti e commenti che confermano quanto la questione
della dipendenza dal fumo, oltre a rappresentare un problema reale, stia
acquisendo una sempre maggiore rilevanza nella percezione dei fumatori stessi.
Questo innovativo e comunque utile strumento si rivolge in
particolare ai fumatori più accaniti e consente di sperimentare la riduzione
del consumo giornaliero di sigarette del 20% rispetto a quello abituale. L’App
“Quanto fumi?” dà anche la possibilità di entrare facilmente in contatto con l’OssFAD
dell’Istituto Superiore di Sanità (che ha collaborato con il Ministero allo
sviluppo di questa applicazione) per un aiuto concreto a smettere o per trovare
il centro antifumo più vicino telefonando al numero verde 800 55 40 88.
Prima di mettersi alla prova, il fumatore può fare il test
di Fagerström per stabilire la propria dipendenza dal fumo, in modo da poter verificare
giorno per giorno i propri risultati con l’aiuto di semplici grafici.
E’ però doveroso precisare che questo genere di strumenti
non possono certo sostituire l’attività del proprio medico curante o quella che
viene svolta presso i centri antifumo, ma sono comunque un importante stimolo
per accrescere la consapevolezza dei danni alla salute derivanti dalla
dipendenza dal fumo.
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