lunedì 26 agosto 2013

Quanto fumi?

Un’App del Ministero della Salute per contenere la dipendenza dalle sigarette
di Massimiliano Picardi
I commenti e le recensioni sugli “Store” Android e Apple sono ancora pochi per capire il reale impatto sugli utenti della nuova App del Ministero della Salute sviluppata per monitorare la dipendenza dalle sigarette e accrescere la consapevolezza del proprio bisogno di fumare. Ma le prime reazioni sembrano positive, fatta eccezione per le poche voci fuori dal coro che ritengono “ipocrita” questo genere di attività quando è poi lo Stato stesso a guadagnare dal commercio di quel tabacco tanto demonizzato nelle campagne di comunicazione.

E tra gli utenti c’è anche chi, dopo averla sperimentata e apprezzata, pensa a quelle funzionalità da integrare nelle eventuali successive versioni per aumentarne l’efficacia. Si suggerisce, ad esempio, di aggiungere il tempo trascorso tra una sigaretta e l’altra e anche un’agenda per distribuire equamente le sigarette disponibili nell’arco della giornata. E c’è chi lamenta l’assenza di incoraggiamenti quando si fuma meno e chi preferirebbe una grafica più personalizzabile, magari con delle immagini dinamiche per rappresentare i danni all’organismo che aumentano o diminuiscono in base al tipo di fumatore.

Suggerimenti e commenti che confermano quanto la questione della dipendenza dal fumo, oltre a rappresentare un problema reale, stia acquisendo una sempre maggiore rilevanza nella percezione dei fumatori stessi.
Questo innovativo e comunque utile strumento si rivolge in particolare ai fumatori più accaniti e consente di sperimentare la riduzione del consumo giornaliero di sigarette del 20% rispetto a quello abituale. L’App “Quanto fumi?” dà anche la possibilità di entrare facilmente in contatto con l’OssFAD dell’Istituto Superiore di Sanità (che ha collaborato con il Ministero allo sviluppo di questa applicazione) per un aiuto concreto a smettere o per trovare il centro antifumo più vicino telefonando al numero verde 800 55 40 88.

Prima di mettersi alla prova, il fumatore può fare il test di Fagerström per stabilire la propria dipendenza dal fumo, in modo da poter verificare giorno per giorno i propri risultati con l’aiuto di semplici grafici.

E’ però doveroso precisare che questo genere di strumenti non possono certo sostituire l’attività del proprio medico curante o quella che viene svolta presso i centri antifumo, ma sono comunque un importante stimolo per accrescere la consapevolezza dei danni alla salute derivanti dalla dipendenza dal fumo.

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