Nel Lazio i precari
impiegati nei vari ospedali del territorio sono 2615
E’ più precario e cagionevole lo stato di salute medio sul
nostro territorio o la condizione lavorativa delle professioni sanitarie? A
quanto pare la precarietà è comune a entrambi e quando incide sulla continuità
delle prestazioni a tutela della salute dei cittadini comincia a rappresentare
un problema che non si può certo ignorare.
Sono, infatti circa 35.000 le persone impiegate nel settore
sanitario in attesa di stabilizzazione tra medici, personale infermieristico,
tecnici e altri 11 profili professionali, che operano con continuità ma senza
garanzie per il futuro nelle nostre strutture ospedaliere. Un numero tanto
consistente da indurre il Ministro della Salute a proporre l’introduzione di uno
strumento utile a smontare il tema del precariato che nel Servizio Sanitario
Nazionale ha assunto dimensioni tali da mettere in crisi la qualità delle
prestazioni erogate, specie nelle Regioni in piano di rientro.
E visto che si tratta di misure urgenti e che comunque il
settore ha caratteristiche differenti rispetto alle altre realtà della Pubblica
Amministrazione, si è deciso nei giorni scorsi che si procederà con un decreto
del Presidente del Consiglio dei Ministri, il cui contenuto sarà condiviso con
le Regioni e le Province Autonome, per accelerarne l’attuazione.
Nel Lazio, i precari impiegati nei vari ospedali del
territorio sono 2615 e il Presidente della Regione, Nicola Zingaretti, ha già
dato ampia disponibilità a dare il suo contributo per spazzare via quella
incertezza che rischia di condizionare anche le performance lavorative.
“Siamo pronti a fare la nostra parte per risolvere definitivamente un problema che riguarda
migliaia di famiglie – ha spiegato Zingaretti - unendo il nuovo modello della
sanità con la progressiva stabilizzazione del personale. Vogliamo evitare di
perdere le professionalità che si sono formate nel corso degli anni”.
E all’indomani della riunione con tutti i sindacati dei
medici per fare chiarezza sulla reale situazione della sanità nel Lazio , ha
aggiunto: “Siamo impegnati in questi giorni a svolgere un lavoro puntuale in
ogni Asl per rispondere alle indicazioni del nuovo decreto auspicando che venga
superato il blocco del turn over che caratterizza fortemente da sette anni il
nostro territorio. Se questo da un lato ha parzialmente contenuto i costi del
personale, dall’altro ha comportato l’aumento dell’acquisto di beni e servizi
dall’esterno per garantire i livelli essenziali di assistenza”.
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