giovedì 12 settembre 2013

“Ciò che mi nutre mi distrugge - Quod me nutrit me destruit”

Un film girato presso il Centro per la Cura dei disturbi del comportamento alimentare della Asl Roma E

E’ la prima volta che un Centro per la Cura dei disturbi del comportamento alimentare apre le sue porte e decide di lanciare un messaggio forte per arginare una serie di fenomeni sempre più diffusi tra gli adolescenti e non solo. E ha scelto di farlo usando il linguaggio che emotivamente potesse coinvolgere di più la tipologia di persone alla quale si rivolge.


L’ equipe diretta dal Dott. Cotugno presso la Asl Roma E ha dato infatti tutto il suo sostegno per la realizzazione del film “Ciò che mi nutre mi distrugge - Quod me nutrit me destruit”, affinché si riuscisse a trasmettere con la massima efficacia il senso di disagio, la sofferenza, il senso di inadeguatezza, ma anche di speranza, che si esprimono attraverso il bisogno di vedere il proprio corpo diverso da quello che è. Il documentario, ambientato nella sala dove si svolgono le sedute di psicoterapia presso il Comprensorio di Santa Maria della Pietà, racconta il percorso di quattro pazienti nell’arco di un anno, l’evoluzione del disturbo, le sconfitte subite e i traguardi raggiunti in una malattia difficile da combattere.

L’accesso alle sedute è un’occasione unica per far luce su un tema altrimenti molto difficile da raccontare nella sua reale essenza e guardare queste immagini può far bene a chi sa di soffrire questo genere di patologia, ma non ha trovato ancora la forza, gli strumenti e l’assistenza necessaria per uscirne. Il terapeuta provoca la discussione, aiuta i pazienti ad esprimersi, li aiuta ad aprirsi, a capirsi, anche quando fa male. Attraverso il confronto tra linguaggio verbale e linguaggio non verbale si costruisce la drammaticità del film si scopre quello che si nasconde dietro i gesti, si svela quello che le parole da sole non potrebbero mai dire. Solamente osservando quanto si dice, o non si riesce a dire durante la terapia, osservando i gesti, gli sguardi, le reazioni, si riescono a comprendere le dinamiche che fanno scattare i disturbi alimentari.

Il film, della durata di circa 70 minuti, è stato realizzato da Ilaria de Laurentiis e Raffaele Brunetti (B&BFilm), in coproduzione con Rai3 (che lo ha trasmesso in seconda serata lo scorso 11 settembre), con il contributo del programma media della Comunità Europea Film ed è stato riconosciuto di interesse culturale dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Per maggiori informazioni sul progetto:
www.ciocheminutremidistrugge.com

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