sabato 29 marzo 2014

Caporossi: “La Sanità pubblica ha bisogno di fiducia”

Presentati dal DG della Asl di Latina i due nuovi direttori amministrativo e sanitario

Affermava un chirurgo di fama internazionale che l’errore, in qualsivoglia campo professionale, è possibile, infatti la bravura si misura dal numero degli errori e soprattutto dalla motivazione: tra i più bravi la negligenza e il pressappochismo sono banditi ed il numero degli errori si deve contare su una mano.In sintesi, questo è il concetto dal quale bisogna far ripartire la sanità pubblica. Un concetto che appartiene anche al nuovo Direttore Generale dell’Azienda pontina, Michele Caporossi. Il manager lo ha ribadito nell’incontro che si è svolto lo scorso lunedì presso la sede di Latinafiori. L’occasione è stata data dalla presentazione “della mia nuova squadra” ha tenuto a precisare Caporossi, ossia i nuovi Direttori Sanitario e Amministrativo, il dottor Alfredo Cordoni e la dottoressa Vania Rado.

domenica 16 marzo 2014

"Mi sta a cuore", presentata l’indagine sulle malattie cardio e cerebrovascolari

Cittadinanzattiva: “Serve un piano nazionale per superare la frammentazione dei servizi”

Per potersi sottoporre a un’ecocardiodoppler in una struttura pubblica bisogna aspettare circa 134 giorni se si fa richiesta presso la Asl Roma D, 189 alla Roma E, 198 alla Roma H e fino a 372 giorni per effettuare questo accertamento presso l’azienda ospedaliera San Camillo Forlanini.
Sono questi i tempi di attesa rilevati dall’indagine presentata presso la Camera dei Deputati “Mi sta a cuore”, che Cittadinanzattiva - Tribunale per i diritti del malato ha condotto per conoscere meglio le modalità con cui alcune Regioni e Asl stanno intervenendo per migliorare le reti per la prevenzione, la cura e la presa in carico dei pazienti con patologie cardiovascolari e cerebrovascolari.

sabato 8 marzo 2014

Gioco d’azzardo, c’è chi si gioca la pensione

Presentata la ricerca nazionale Auser sui rischi connessi alla dipendenza dal gioco

Lo chiamiamo abitualmente “gioco”, ma spesso non è che provochi tanto divertimento: esistono vere e proprie situazioni di dipendenza che andrebbero trattate come patologie, con tanto di diagnosi, rischi e rimedi. Come per qualsiasi altra malattia. Forse anche più grave di altre delle quali normalmente ci preoccupiamo, vista l’alta incidenza sociale di questo fenomeno che serpeggia anche tra chi non ne è minimamente consapevole.