Deve essere considerato un bene quello di poter accelerare
i tempi in caso di sospetto di aver contratto l’Hiv, anche se questi esami
potrebbero risultare non totalmente sicuri? Per molti no, per altri certamente sì. Da
qualche giorno, infatti, i cittadini francesi potranno acquistare in farmacia
un test 'fai da te' per verificare se un soggetto ha contratto il virus Hiv. “Nel
nostro paese - ha detto il Ministro della Salute transalpino, Marisol
Touraine- , dove 150.000 persone vivono con l'HIV, tra cui 30.000
inconsapevolmente, è una grande sfida. L'auto-test è uno strumento in più per
la lotta contro questa malattia. Non è destinato a sostituire lo screening
tradizionale dell’analisi del sangue”. Infatti non è destinato a sostituire
nulla, piuttosto ad ergersi come primo campanello di allarme capace di
indirizzare il malato verso un’indagine più approfondita. In caso di risultato
positivo sarà infatti necessario fare una seconda verifica, sottoponendosi al
test tradizionale. Tra gli altri limiti c'è il fatto che il test può dare un
risultato negativo se l'infezione è avvenuta a meno di 3 mesi di distanza,
rispetto alle sei settimane delle analisi tradizionali fatte in laboratorio.
Infine il test funziona solo sull'Aids, ma non per le altre infezioni a
trasmissione sessuale.
La disponibilità dell’auto test per l’Hiv in farmacia arriva dopo una procedura
impegnativa, lanciata nel 2012 dal Ministro, al fine di “garantire la qualità
del dispositivo e garantire la sicurezza e la validità delle informazioni
fornite agli utenti”.Come detto l'auto-test HIV è disponibile in farmacia. Solo il farmacista lo potrà consegnare all'utente, con consigli appropriati (i farmacisti hanno ricevuto una formazione specifica in questo senso). Solo il laboratorio francese AAZ ha ricevuto la marcatura CE che permette, in Francia, la commercializzazione dell’auto-test. Il prezzo varia a seconda delle farmacie tra i 25 e i 28 euro.
Il ministro ha auspicato che questi auto-test “possano essere liberamente disponibili per gli utenti, in strutture di prevenzione dell'HIV e attraverso le associazioni di pazienti impegnate nella lotta contro l'AIDS.
Infine, il ministro ha chiesto che sia condotta una valutazione scientifica: due studi saranno quindi avviati rapidamente, sotto l'egida del dell'AIDS dell'Agenzia Nazionale delle Ricerche (ANRS) per misurare l'efficacia di questo dispositivo.
“Con 6000 nuovi casi individuati ogni anno in Francia – ha dichiarato Touraine - , il rischio di contaminazione è ancora alto nel nostro paese. Dobbiamo rimanere mobilitati. Incoraggiare, in primo luogo, l'uso del condom, di gran lunga il migliore strumento di prevenzione contro l'Aids”.
Insomma,
la Francia ha aperto una nuova, interessantissima, strada. Speriamo che anche
in Italia si possa presto avere questo interessante test nelle stesse modalità
e con gli stessi prezzi.
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