lunedì 27 agosto 2012

L’impatto sulla salute dei siti contaminati, il 18 settembre un convegno sul progetto “Sentieri”


Un buon punto di partenza per ragionare sul futuro che vogliamo sarà il convegno promosso dal Ministero della Salute per presentare i risultati del progetto “Sentieri”,   un “think-tank” europeo che ha focalizzato la propria attenzione sul profilo di mortalità delle popolazioni residenti nei siti di interesse nazionale per le bonifiche al fine di fornire dati scientifici sull’impatto dei siti contaminati sul bene più prezioso dei cittadini e cioè la loro salute.

Il messaggio lanciato dall’Agenzia europea dell’ambiente in una delle sue relazioni più importanti dell’ultimo biennio, il SOER 2010, è apparentemente scontato, ma non certo semplice da raggiungere: «le sfide ambientali sono complesse e non possono essere affrontate isolatamente».
Ecco perché i Ministeri dell’ambiente e della salute dei 53 Stati delle regione europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in occasione dell’ultima conferenza interministeriale, hanno preso formalmente un impegno per affrontare con un approccio comune le questioni ambientali.  Si tratta di sfide complesse ormai strettamente connesse tra loro e correlate alle cause globali del cambiamento.

L’agenzia ambientale europea (EEA)  ha censito circa 250.000 siti contaminati per i quali non si possono più dilatare i tempi per decisi interventi di risanamento ambientale.
Nel nostro Paese sono circa sessanta i così detti Siti di Interesse Nazionale per le bonifiche ambientali (SIN), che sono ovviamente al centro dello studio SENTIERI (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento). L’indagine, coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), ha analizzato in particolare lo stato di salute delle persone che vivono in prossimità dei siti inquinati attraverso l’impiego di indicatori multipli (mortalità, incidenza tumorale, ricoveri ospedalieri, malformazioni congenite), e ha fornito dati utili anche sulla sorveglianza epidemiologica, gettando le basi per la realizzazione di un programma di osservazione permanente in stretta collaborazione tra istituzioni che operano nei settori ambientali e di sanità pubblica.

Nelle due sessioni del convegno, in programma il prossimo 18 settembre, saranno presentate una serie di relazioni sui risultati e gli sviluppi del Progetto SENTIERI con un focus anche sulle singole realtà regionali, sulle evoluzioni metodologiche e sulle estensioni del progetto a livello internazionale.
L’evento (con partecipazione gratuita) è rivolto in particolare a personale dirigente, ricercatori e operatori che svolgono attività sia nel settore ambientale che in quello sanitario e rappresenta un’occasione da non perdere per cominciare a creare quella sinergia essenziale per individuare soluzioni lungimiranti ed efficaci.

Nessun commento:

Posta un commento