Un buon punto di partenza per ragionare sul futuro che
vogliamo sarà il convegno promosso dal Ministero della Salute per presentare i risultati
del progetto “Sentieri”, un “think-tank”
europeo che ha focalizzato la propria attenzione sul profilo di mortalità delle
popolazioni residenti nei siti di interesse nazionale per le bonifiche al fine
di fornire dati scientifici sull’impatto dei siti contaminati sul bene più
prezioso dei cittadini e cioè la loro salute.
Il messaggio lanciato dall’Agenzia europea dell’ambiente in
una delle sue relazioni più importanti dell’ultimo biennio, il SOER 2010, è
apparentemente scontato, ma non certo semplice da raggiungere: «le sfide ambientali sono complesse e non
possono essere affrontate isolatamente».
Ecco perché i Ministeri dell’ambiente e della salute dei 53 Stati
delle regione europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in
occasione dell’ultima conferenza interministeriale, hanno preso formalmente un
impegno per affrontare con un approccio comune le questioni ambientali. Si tratta di sfide complesse ormai
strettamente connesse tra loro e correlate alle cause globali del cambiamento.
L’agenzia ambientale europea (EEA) ha censito circa 250.000 siti contaminati per
i quali non si possono più dilatare i tempi per decisi interventi di
risanamento ambientale.
Nel nostro Paese sono circa sessanta i così detti Siti di
Interesse Nazionale per le bonifiche ambientali (SIN), che sono ovviamente al
centro dello studio SENTIERI (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e
Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento). L’indagine, coordinata dall’Istituto
Superiore di Sanità (ISS), ha analizzato in particolare lo stato di salute
delle persone che vivono in prossimità dei siti
inquinati attraverso l’impiego di indicatori multipli (mortalità, incidenza tumorale, ricoveri ospedalieri, malformazioni
congenite), e ha fornito dati utili anche sulla sorveglianza epidemiologica, gettando le basi per la realizzazione
di un programma di osservazione permanente in stretta collaborazione tra istituzioni
che operano nei settori ambientali e di sanità
pubblica.
Nelle due sessioni del convegno, in programma il prossimo 18
settembre, saranno presentate una serie di relazioni sui risultati e gli
sviluppi del Progetto SENTIERI con un focus anche sulle singole realtà
regionali, sulle evoluzioni metodologiche e sulle estensioni del progetto a livello
internazionale.
L’evento (con partecipazione gratuita) è rivolto in
particolare a personale dirigente, ricercatori e operatori che svolgono attività
sia nel settore ambientale che in quello sanitario e rappresenta un’occasione
da non perdere per cominciare a creare quella sinergia essenziale per
individuare soluzioni lungimiranti ed efficaci.
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