Quest’estate, che si è già rivelata particolarmente calda
per le questioni relative all’accesso ad alcuni farmaci salva-vita (com’è
accaduto ad esempio per le scorte di Purinethol), c’è una novità che rischia di
non avere la risonanza che merita. Si tratta del nuovo sistema informatizzato
per la raccolta, la sistematizzazione e l’analisi delle segnalazioni sulle
difficoltà di accesso ai farmaci che consentirà direttamente ai cittadini e ai
pazienti di rendere note le reali criticità.
L’Agenzia Italiana del Farmaco ha deciso, infatti, di lanciare
un segnale concreto in risposta all’esigenza sollevata da diverse associazioni
di cittadini (prima fra tutte Cittadinanzattiva con il Tribunale per i diritti
del malato) e dagli stessi operatori sanitari, che hanno palesato la necessità
di monitorare costantemente le eventuali difficoltà di erogazione dei farmaci a
livello territoriale e ospedaliero.
Il nuovo sistema di segnalazione (che può essere scaricato
dal sito web http://www.agenziafarmaco.gov.it)
da una parte punta alla semplificazione, dall’altra alla migliore
identificazione del soggetto segnalatore e della problematica riscontrata.
Per la prima volta l’Agenzia del Farmaco ha scelto di
utilizzare questo strumento di consultazione pubblica per alimentare un sempre
più costante dialogo con i cittadini, gli operatori e le associazioni
interessate, che potranno anche inviare suggerimenti e opinioni sul nuovo
modello di raccolta delle segnalazioni di difficoltà di accesso al farmaco
utilizzando il modulo per i commenti inserito sempre nelle pagine web dedicate
al nuovo strumento messo a disposizione dall’AIFA.
La finalità è senza dubbio lodevole; ora spetta ai cittadini
valorizzare questo strumento per verificarne nel tempo l’effettiva utilità.
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