A poco più di un mese dall’inizio dell’anno scolastico, il MIUR
e il Ministero della Salute danno un’accelerata sulla via della collaborazione
per dare maggiori garanzie ai ragazzi disabili. Proprio in questi giorni,
infatti, è stato siglato un protocollo d’intesa di durata triennale che mira a
“favorire la diagnosi precoce di disabilità nei bambini in età prescolare,
sostenere iniziative per l’integrazione scolastica, promuovere l’applicazione
del modello International Classification
of Functioning dell’Organizzazione mondiale della sanità, esaminare la
normativa di settore, promuovere ricerche e studi di tipo epidemiologico e
favorire iniziative di formazione congiunta tra personale sanitario e
scolastico”.
Si tratta, in sintesi, di un documento che chiarisce e
specifica quali sono i punti cardine per la tutela del diritto allo studio dei
ragazzi con disabilità o altri disturbi dell’età evolutiva, che segna un
passaggio importante nel progresso dell’integrazione dei servizi pubblici sul
territorio.
Tra le novità principali, infatti, non è da sottovalutare l’impegno
a potenziare e mettere in rete i CTS - Centri Territoriali di Supporto,
promuovendo il coordinamento con le Aziende Sanitarie e a favorire iniziative
di formazione congiunta tra personale scolastico e sanitario. Insomma, a
garantire l’accesso all’istruzione e alla socializzazione ci saranno anche
riferimenti stabili e competenti sul territorio che andranno a dare un sostegno
alla struttura scolastica.
Il Ministero della Salute s’impegna, dal canto suo, a
favorire la collaborazione attiva di almeno una figura professionale in
rappresentanza dell’azienda sanitaria o di una struttura accreditata con il
Servizio sanitario nazionale, per formulare un Piano Educativo
Individualizzato.
L’impegno a favorire iniziative di formazione congiunta tra
personale sanitario e scolastico è stato dunque reso esplicito; staremo a
vedere nei prossimi tre anni cosa cambierà nella vita scolastica di quei
ragazzi che devono già affrontare sui banchi di scuola qualche difficoltà in
più del “normale”.
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