
I programmi elettorali devono usare un linguaggio comprensibile a tutti. Letta così, questa frase richiama un principio indiscutibile che poi spesso si rivela difficilmente perseguibile in un contesto nel quale, al di là di pochi spot, la sostanza resta difficile da decifrare un po’ per tutti.
Ma in realtà è una frase che sta al centro dell’intera campagna di sensibilizzazione per il diritto di voto alle persone con disabilità intellettiva, presentata presso la Asl Roma E, organizzata dall'Associazione Italiana Persone Down onlus, che ha preso voce in questi giorni attraverso la diffusione di una lettera aperta ai partiti politici, con la richiesta di programmi che abbiano linguaggio ad alta comprensibilità.
Da diversi anni l’AIPD è molto attiva su questi temi e ne ha dato ampia visibilità sul sito internet http://www.myopinionmyvote.eu/, che raccoglie materiali informativi e per la formazione delle persone disabili su diversi temi: dall’espressione delle proprie opinioni alla partecipazione, dalla rappresentanza alla conoscenza delle istituzioni e dell’esercizio del diritto di voto.
La maggior parte delle persone con disabilità intellettiva – e cioè lo 0,1% dei cittadini europei – non prende parte come elettore alla vita politica e non esercita il suo diritto di voto o per mancanza di informazione o per scarsa consapevolezza ed educazione al voto delle stesse persone con disabilità intellettiva. Poiché il diritto di voto rappresenta anche una legittimazione della loro adultità, è dunque opportuno - affinché questo diventi possibile – affrontare con serietà il tema dell’informazione e dell’educazione.
Esistono soltanto casi isolati in cui è la famiglia ad assumersi ogni responsabilità, riuscendo nell’ “impresa” di mettere in grado di votare la persona con disabilità. Sul sito web My opinion My vote sono disponibili anche una raccolta di buone prassi raccolte attraverso una ricerca svolta in Italia, Malta, Irlanda, Ungheria, Danimarca e Spagna, oltre a materiali informativi per accrescere la consapevolezza sui temi elettorali nelle persone con disabilità intellettiva. Unico comun denominatore di tutti i materiali disponibili è che siano “easy to read”.
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