
L’interesse suscitato dal lavoro di questo genitore ha portato al finanziamento di una startup in grado di fornire una soluzione completa (sia per l’hardware che per i software) ad un prezzo in linea con quelli esistenti sul mercato, che però sono senza software specifico per la dislessia.
Logopedisti e ricercatori universitari nell’ambito dei disturbi dell’apprendimento hanno costituto un Comitato scientifico che definisce le linee guida per l’evoluzione dell’interfaccia e dei principali programmi.
La ASL Roma D si è attivata per recepire le direttive dalla legge 170/2010 per la gestione dei casi di OSA, dopo aver riscontrato che nel territorio di sua competenza non esisteva un programma che mettesse in comunicazione l’alunno con dislessia, l’ambiente scuola, gli insegnanti con l’utilizzo di strumentazioni "compensative" come PC o Notebook e l’accesso ai libri di testo in formato digitale.
Giunta notizia dell’esistenza di un progetto di sviluppo di un tablet specificamente studiato per i bambini dislessici, l’azienda sanitaria, che gestisce e coordina da anni 8 Presidi Scolastici Sanitari in sette istituti Comprensivi, si è attivata per avviare un progetto che consentisse di verificarne l’efficacia attraverso un progetto che prevede la fornitura in comodato d’uso ai genitori di bambini già certificati da struttura pubblica per Disturbo Specifico di Apprendimento, del Tablet EdiTouch.
La messa a punto del progetto prevede anche una serie di corsi di formazione e addestramento all’utilizzo del Tablet per docenti, genitori e alunni e la raccolta di dati finalizzata allo studio sulle caratteristiche comportamentali dei bambini in età scolare coinvolti nel progetto.
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