La riorganizzazione prevede la riduzione da 34 a 6 strutture
Il provvedimento che ha stabilito la revisione delle
strutture regionali che autorizzano la sperimentazione clinica dei nuovi
farmaci è di quelli che rischiano di non essere compresi nella loro reale
portata, visto che coinvolge organismi poco conosciuti eppure fondamentali per
la tutela del diritto alla salute dei cittadini del Lazio. La mano “pesante” di
Zingaretti questa volta si è fatta sentire nel processo di ristrutturazione dei
Comitati etici, che sono quegli organismi che autorizzano la sperimentazione
clinica dei nuovi farmaci nella così detta terza fase in cui si verifica la
validità finale di un nuovo prodotto. In sostanza, tutti quei farmaci che non
hanno l’autorizzazione del Comitato etico vengono bloccati.
Prima di questa ennesima “rivoluzione”, nel Lazio le
strutture erano 34, una per ogni Asl, grandi Ospedali pubblici e privati,
Fondazioni, Ircss, Policlinici
universitari, il Bambin Gesù e altri ospedali classificati.
Una rete complessa per dimensioni e organizzazione, dove
spesso coesistevano sistemi di valutazione e regole di funzionamento differenti
e dove era possibile anche applicare tariffe differenti a carico delle stesse
aziende produttrici.