mercoledì 19 giugno 2013

Comitati etici, nel Lazio ora le regole sono uguali per tutti

La riorganizzazione prevede la riduzione da 34 a 6 strutture

Il provvedimento che ha stabilito la revisione delle strutture regionali che autorizzano la sperimentazione clinica dei nuovi farmaci è di quelli che rischiano di non essere compresi nella loro reale portata, visto che coinvolge organismi poco conosciuti eppure fondamentali per la tutela del diritto alla salute dei cittadini del Lazio. La mano “pesante” di Zingaretti questa volta si è fatta sentire nel processo di ristrutturazione dei Comitati etici, che sono quegli organismi che autorizzano la sperimentazione clinica dei nuovi farmaci nella così detta terza fase in cui si verifica la validità finale di un nuovo prodotto. In sostanza, tutti quei farmaci che non hanno l’autorizzazione del Comitato etico vengono bloccati.
Prima di questa ennesima “rivoluzione”, nel Lazio le strutture erano 34, una per ogni Asl, grandi Ospedali pubblici e privati, Fondazioni, Ircss,  Policlinici universitari, il Bambin Gesù e altri ospedali classificati.
Una rete complessa per dimensioni e organizzazione, dove spesso coesistevano sistemi di valutazione e regole di funzionamento differenti e dove era possibile anche applicare tariffe differenti a carico delle stesse aziende produttrici.

Dopo quest’ultimo intervento della Presidenza regionale, i Comitati etici passeranno da 34 a 6 più uno specifico per tutti gli Irccs.
Ecco, dunque, la nuova mappa dei comitati etici del Lazio:
4 singoli Comitati etici saranno presenti al Gemelli, all’Umberto I, al Policlinico Tor Vergata, al Campus Biomedico.
Il Comitato 5 (Lazio 1) che avrà sede al S. Camillo, invece raggrupperà quelli delle Asl A, E, F, G, Rieti, Viterbo, S. Camillo Forlanini, San Filippo Neri, Fatebenefratelli dell’Isola Tiberina e Villa S. Pietro.
Nel Comitato etico 6, (Lazio 2) con sede nella Asl Roma C, confluiranno le strutture delle Asl B,C,D,H, Frosinone, Latina, Ospedale S. Giovanni, Israelitico, Regina Apostulorum di Albano e il comitato etico dell’Associazione Cavalieri di Malta.
Il settimo invece sarà quello degli Ircss e vi confluiranno l’Ifo, Fondazione G.B. Bietti, Spallanzani, Bambin Gesù, S. Raffaele  la Pisana, Idi. La sede sarà presso l’Ifo Regina Elena.

“Con questo atto – ha spiegato il presidente Nicola Zingaretti - la Regione Lazio è la prima in Italia a rendere operativa  la riforma contenuta nel decreto ministeriale pubblicato nella Gazzetta ufficiale n.96 dello scorso 24 aprile, decidendo di agire subito per immettere in questo sensibilissimo segmento del sistema sanitario trasparenza e regole di funzionamento certe e uguali per tutti”. 

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