La riorganizzazione prevede la riduzione da 34 a 6 strutture
Il provvedimento che ha stabilito la revisione delle
strutture regionali che autorizzano la sperimentazione clinica dei nuovi
farmaci è di quelli che rischiano di non essere compresi nella loro reale
portata, visto che coinvolge organismi poco conosciuti eppure fondamentali per
la tutela del diritto alla salute dei cittadini del Lazio. La mano “pesante” di
Zingaretti questa volta si è fatta sentire nel processo di ristrutturazione dei
Comitati etici, che sono quegli organismi che autorizzano la sperimentazione
clinica dei nuovi farmaci nella così detta terza fase in cui si verifica la
validità finale di un nuovo prodotto. In sostanza, tutti quei farmaci che non
hanno l’autorizzazione del Comitato etico vengono bloccati.
Prima di questa ennesima “rivoluzione”, nel Lazio le
strutture erano 34, una per ogni Asl, grandi Ospedali pubblici e privati,
Fondazioni, Ircss, Policlinici
universitari, il Bambin Gesù e altri ospedali classificati.
Una rete complessa per dimensioni e organizzazione, dove
spesso coesistevano sistemi di valutazione e regole di funzionamento differenti
e dove era possibile anche applicare tariffe differenti a carico delle stesse
aziende produttrici.
Dopo quest’ultimo intervento della Presidenza regionale, i
Comitati etici passeranno da 34 a 6 più uno specifico per tutti gli Irccs.
Ecco, dunque, la nuova mappa dei comitati etici del Lazio:
4 singoli Comitati etici saranno presenti al Gemelli,
all’Umberto I, al Policlinico Tor Vergata, al Campus Biomedico.
Il Comitato 5 (Lazio 1) che avrà sede al S. Camillo, invece
raggrupperà quelli delle Asl A, E, F, G, Rieti, Viterbo, S. Camillo Forlanini,
San Filippo Neri, Fatebenefratelli dell’Isola Tiberina e Villa S. Pietro.
Nel Comitato etico 6, (Lazio 2) con sede nella Asl Roma C,
confluiranno le strutture delle Asl B,C,D,H, Frosinone, Latina, Ospedale S.
Giovanni, Israelitico, Regina Apostulorum di Albano e il comitato etico
dell’Associazione Cavalieri di Malta.
Il settimo invece sarà quello degli Ircss e vi confluiranno
l’Ifo, Fondazione G.B. Bietti, Spallanzani, Bambin Gesù, S. Raffaele la Pisana, Idi. La sede sarà presso l’Ifo
Regina Elena.
“Con questo atto – ha spiegato il presidente Nicola
Zingaretti - la Regione Lazio è la prima in Italia a rendere operativa la riforma contenuta nel decreto ministeriale
pubblicato nella Gazzetta ufficiale n.96 dello scorso 24 aprile, decidendo di
agire subito per immettere in questo sensibilissimo segmento del sistema
sanitario trasparenza e regole di funzionamento certe e uguali per tutti”.
Nessun commento:
Posta un commento