martedì 25 giugno 2013

“Sono Un Vip, Very Invalid People”

Presentato a Roma il primo Rapporto contro gli abusi della burocrazia

Può un Vip passare per uno scroccone? A quanto pare sì, se per Vip intendiamo “Very Invalid People” e per scroccone uno di quei cittadini che abusa dei privilegi concessi a un  invalido, complicando – e non poco – la vita agli invalidi veri, che, per ironia della sorte, spesso si vedono vittime di una vera e propria caccia alle streghe, perché la massa, invece di additare chi truffa lo Stato (quanti falsi ciechi ci sono in giro?), spara nel mucchio e se la prende con chi delle indennità ha davvero bisogno.
Da queste premesse ha preso il via nel 2011 la campagna “Sono Un Vip, Very Invalid People” promossa da Cittadinanzattiva, che ha finalmente prodotto un primo rapporto presentato a Roma il 25 giugno per fare il punto sugli abusi della burocrazia ai danni dei cittadini portatori di invalidità e allo stesso tempo smascherare chi ne approfitta.

Tutto ha preso il via con una massiccia campagna di raccolte di firme per migliorare le procedure per il riconoscimento delle minorazioni civili, contenute nella legge e nelle direttive dell'Inps, evitando così tempi di attesa lunghissimi spesso determinati dalla scarsa efficacia delle procedure informatiche e dalla moltiplicazione dei passaggi burocratici.
In realtà, con le nuove procedure di verifica si parla di semplificazione, ma le segnalazioni inviate a Cittadinanzattiva attraverso il Tribunale per i diritti del malato dagli invalidi (quelli veri) riferiscono di una serie infinita di ostacoli che spesso sviliscono la dignità stessa delle persone.
Si legge infatti nella Relazione: “secondo le segnalazioni dei cittadini, i problemi di carattere tecnico-informatico e l’inadeguatezza della procedura provocano ritardi di mesi nella ricezione del verbale. La lentezza della procedura sta superando le più pessimistiche previsioni, così tradendo il sospirato obiettivo di snellimento. La mancata realizzazione del processo informatico, in più, determina grossi ostacoli rispetto alla garanzia di trasparenza che doveva essere soddisfatta e che trova oggi invece un ostacolo oggettivo.  Ostacolo, questo, confermato anche dalla lettera aperta dei medici dell’INPS (ANMI – Fe.M.E.P.A.) del  10 febbraio scorso, attraverso la quale si denunciano le criticità e i paradossi di questa nuova procedura”. Il risultato è che, a causa del cattivo funzionamento del programma  informatico, che non permette l’inserimento dei dati contestualmente alla visita, spesso i verbali vengono sospesi e il cittadino deve essere sottoposto a una nuova visita.
Dal Rapporto presentato da Cittadinanzattiva esce fuori un’immagine del nostro Welfare fortemente depotenziata e i dati – al di là delle opinioni dei singoli – non sono certo discutibili.
Per leggere tutte le informazioni sulla campagna “Sono Un Vip, Very Invalid People”, si può accedere al sito web http://www.sonounvip.it/


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