Pessime notizie per la salute dei cittadini della provincia di Latina. Infatti, da uno studio dell’Associazione italiana Registro Tumori è emerso che l’incidenza del tumore alla tiroide nei pazienti di età inferiore a 20 anni nella provincia di Latina è in aumento. In base a questi dati, l’associazione ha potuto stabilire che il tumore della tiroide è il terzo in ordine di frequenza nelle bambine nella fascia di età tra 5 e 14 anni, e solo al 5° posto nella media dei Registri Italiani. Sebbene le malattie della tiroide siano il motivo più frequente di consultazione negli ambulatori endocrinologici di ogni ospedale italiano, il diffondersi delle patologie tiroidee è dovuto anche alla poca informazione e prevenzione che le strutture sanitarie fanno tra la popolazione, al fine di portare a conoscenza il problema e avviare delle campagne di sensibilizzazione e controllo, soprattutto in aree a rischio come la provincia di Latina.
L’elevata incidenza di patologia tiroidea in Italia è legata a un problema di carenza iodica nel nostro territorio. L’Italia è un paese povero di iodio, nonostante la sua prevalente esposizione al mare. Tuttavia, anche chi abita in prossimità di località marine non è al sicuro dalla possibilità di contrarre patologie legate alla tiroide poiché lo iodio, utile per il ciclo degli ormoni tiroidei, deve essere assimilato attraverso lo stomaco e l’intestino, mentre non risulta particolarmente efficace se respirato. Attualmente, l’unica profilassi per l’assimilazione dello iodio, sostenuta anche dal ministero della Salute, è quella con sale iodato.
Per una corretta prevenzione delle patologie tiroidee l’ecografia è la pratica più utilizzata poiché è economica, poco invasiva e di rapida esecuzione. L’ecografia tiroidea, in primo luogo, fornisce dettagliate informazioni sulle dimensioni, le caratteristiche e sul numero delle lesioni nodulari. L’agoaspirato tiroideo, invece, risulta particolarmente efficace nella diagnosi del carcinoma papillifero.
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