Il grado di civiltà di un Paese si misura sotto diversi
aspetti. Ad esempio dalla capacità di gestire e tutelare la vita degli anziani.
Nei Paesi scandivani, ma anche in quelli anglosassoni e quelli alpini, la cura
dei nostri cari giunti in età pensionabile diventa una priorità, per non
parlare di quegli anziani colpiti da malattie croniche. Un sistema adeguato in
difesa di chi ha contribuito in maniera determinante alla nostra crescita e che
ora ha bisogno del nostro aiuto. Una dimostrazione di gratitudine,
responsabilità e di sensibilità, in sintesi di umanità. E l’attenzione verso i
senior si dimostra attraverso un’assistenza adeguata verso di essi.
Per questo
la commissione Sanità e politiche sociali della Regione Toscana ha accolto con
unanimità la mozione di iniziativa dei consiglieri del Movimento 5 Stelle per
l’assistenza agli anziani. L’atto - modificato nel corso della seduta di
mercoledì 5 agosto, con gli emendamenti proposti dal presidente di commissione
- impegna la Giunta regionale a verificare l’opportunità di introdurre la
figura professionale del “medico geriatra di Residenza sanitaria assistita”
(Rsa) e allo sviluppo della figura dell’“assistente sociale di Rsa”, anche
all’interno dei moduli a bassa intensità assistenziale.Obiettivo della mozione, come già sottolineato da Andrea Quartini (M5S) nell’illustrazione, è migliorare l’assistenza e ottimizzare i costi. “Questa mozione dimostra l’approccio di collaborazione – ha dichiarato il presidente della commissione Stefano Scaramelli - basato sulla condivisione e teso all’innalzamento della qualità del sistema sanitario toscano, che ha intrapreso la commissione Sanità in Consiglio regionale; al centro di questa iniziativa le cure dell’individuo senescente e la valorizzazione di professionisti e operatori specializzati nella cura del paziente affetto da malattie croniche”. Un primo passo per aprire una nuova e più giusta visuale sulle tematiche care agli anziani.
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