venerdì 21 dicembre 2012

Qualche dubbio sul decreto per la chiusura dei posti letto


Si può per risparmiare, chiudere i posti letto o addirittura (si veda l’USL di provincia) chiudere intere strutture, senza al contempo avere chiaro l’atto aziendale sanitario regionale, l’insieme di tutti gli atti aziendali delle ASL che integrano la rete?
Calando il problema su esempi concreti: dove e quanti sono i reparti di cardio-chirurgia? Dove e quanti di Urologia? Dove e quanti di Ortopedia?
Ma cosa dobbiamo fare per soddisfare le esigenze del cittadino risparmiando su quelle strutture più costose e fatiscenti?

A proposito di Beni e Servizi


Attualmente la centrale acquisti è ferma completamente e non si capisce il perché. Non c’è stata alcuna condivisione con l’Associazione di categoria sanitaria per la formulazione di capitolati congrui né una comune condivisione di fattori fondamentali come l’innovazione e l’occupazione.

Il capitolato amministrativo è unica competenza delle Regioni, senza dubbio; ma le componenti tecnico-logistiche devono essere condivise al fine di garantire maggiore partecipazione e competitività.

lunedì 17 dicembre 2012

In arrivo i Bonus bebè: 450 euro da spendere in un anno


Ci sarà tempo fino al 31 dicembre dell’anno prossimo per spendere i 450 euro che la Regione Lazio ha destinato ai 20.700 bambini (6.500 soltanto a Roma) che hanno diritto ai così detti “bonus bebè”. Si tratta di un carnet di voucher da 15 euro ciascuno che le famiglie potranno richiedere in Comune per poi spendere in oltre duemila farmacie e negozi convenzionati per l’acquisto di prodotti per l’infanzia. Oltre al Bonus bebè le famiglie, a partire da lunedì 17 dicembre, riceveranno anche una FarmaCard e una Carta Club Bonus bebè con le quali potranno ottenere sconti aggiuntivi nei negozi convenzionati.

"Anche per i Bonus bebè - ha spiegato l’assessore regionale alle Politiche sociali e Famiglia, Aldo Forte - abbiamo avuto un approccio innovativo, introducendo il sistema dei voucher che ci garantisce massima trasparenza e la certezza che le risorse vengano impiegate dalle famiglie solo per l'acquisto di prodotti per l'infanzia e non per altro. In più, evitiamo i ritardi del passato, quando i Bonus bebè sono arrivati alle famiglie anche con tre anni di ritardo, perdendo il senso dell'iniziativa. Il Bonus bebè 2011 arriverà, invece, nell'anno immediatamente dopo la nascita dei bambini”.

lunedì 10 dicembre 2012

Farmaci antitumorali, l’impegno Aifa per ridurre i tempi di attesa


Quanto incide la crisi economica sull’assistenza sanitaria? Il tema non è certo dei più facili da affrontare, eppure ci sono iniziative concrete che meritano d’essere raccontate per cercare di ragionare in primo luogo sulla riduzione degli sprechi e sulla ottimizzazione delle risorse disponibili, mettendo al primo posto l’efficacia dell’assistenza ai pazienti che vivono situazioni più problematiche. Ne sono un esempio una serie di interessanti iniziative di dialogo avviate dall’Agenzia Italiana del Farmaco con i soggetti coinvolti a vari livelli nel processo decisionale sull’accesso ai farmaci. Uno dei più recenti e produttivi confronti è quello che si è svolto tra il Direttore generale dell’Aifa, prof. Luca Pani, e il Presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia medica (Aiom), prof. Stefano Cascinu, che si sono messi attorno a un tavolo per individuare un percorso comune per garantire a tutti i pazienti le terapie antitumorali salvavita.

martedì 4 dicembre 2012

Accesso ai farmaci, online il Rapporto di Cittadinanzattiva


Siamo sicuri che tutti gli italiani abbiano le stesse possibilità di accesso alle cure? Paghiamo tutti lo stesso ticket? E in caso di malattie che ci costringano a ricevere i farmaci a casa, siamo tutti trattati alla stessa maniera? Sono questi alcuni degli interrogativi ai quali dà risposta Cittadinanzattiva nel suo ultimo Rapporto sull’assistenza farmaceutica dal punto di vista civico, presentato nei giorni scorsi e pubblicato online sia in sintesi che nel dettaglio regione per regione.

Temi non certo semplici da affrontare in un momento in cui le risorse economiche dedicate al Sistema sanitario nazionale sembrano sempre più difficili da trovare. Eppure la salute resta un diritto inalienabile, nonostante le evidenti differenze tra Regioni, che si sono accentuate ulteriormente con l’attuazione del federalismo sanitario (a seguito della modifica del Titolo V della nostra Costituzione). Differenze tangibili e quantificabili anche dal punto economico, visto che si parla di modalità diverse per l’introduzione di ticket sulla farmaceutica, prezzi di riferimento di farmaci equivalenti, implementazione di forme di distribuzione diretta e per conto, uso di limiti prescrittivi per alcune categorie di farmaci, prontuari terapeutici regionali, di area vasta, ospedalieri, vincolanti e non vincolanti.