venerdì 22 marzo 2013

L’esenzione dal ticket “a vita”: ecco come ottenerlo



Il “Decreto Balduzzi” siglato a novembre ma operativo da neanche un mese (23 novembre 2012, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 33 del 8 febbraio 2013) ha fissato le nuove regole per il rilascio degli attestati di esenzione dal ticket, tenendo in considerazione la varietà delle patologie e delle condizioni dei pazienti. Sono state previste, infatti, anche le esenzioni a tempo illimitato e si è fatta chiarezza sui tempi di rinnovo per le patologie suscettibili di guarigione.

Ciascuna Regione avrà la possibilità di decidere in autonomia, ma dovrà rispettare i tempi minimi fissati dal Decreto.  La buona notizia è che la burocrazia è stata snellita e che quindi per i malati cronici e i disabili sarà più facile ottenere dalle Asl gli attestati per l’esenzione.

Come si legge nel testo del decreto, questo significa che “le Asl non sono tenute a revocare gli attestati che hanno durata diversa da quella fissata nel decreto, prima della loro scadenza. L’individuazione di una durata limitata dell’attestato di esenzione non preclude naturalmente il diritto dell’assistito all’eventuale rilascio di un nuovo attestato, nel caso in cui, alla scadenza, persista la condizione di malattia”.

Particolare attenzione è stata riservata alle patologie cardiovascolari che possono essere risolte grazie a un intervento chirurgico o di radiologia interventistica. Per queste è stata prevista una durata minima di esenzione di 3 mesi dalla data di esecuzione dell’intervento, ma, nel caso non dovesse essere eseguita alcuna procedura correttiva, la durata dell’attestato rimarrebbe illimitata.

Per evitare eventuali disagi economici, si consiglia di eseguire la visita specialistica, finalizzata al rilascio della certificazione per il rinnovo dell’attestato di esenzione, entro il periodo di validità dell’esenzione, in modo che la prestazione, considerata quale “visita di controllo”, non venga pagata.
Nel corso della visita potrà essere effettuata una vera e propria rivalutazione clinica e prognostica del paziente che potrà riscontrare la guarigione clinica, prevedere il rinnovo della certificazione, se la patologia è ancora presente, stabilire il rilascio della certificazione per altra patologia cronica e invalidante, eventualmente riscontrata, nei casi previsti dal decreto stesso.

Nessun commento:

Posta un commento