I figli delle donne vittime di stalker avranno il diritto
allo studio garantito

Dopo l’omaggio quasi dovuto all’infermiera Michela Fioretti,
la donna uccisa il mese scorso dal marito a Dragona, alla quale Zingaretti ha
voluto intitolare il reparto di Dialisi dell’ospedale Grassi di Ostia, è stato
confermato che a breve la Regione approverà una legge che permetterà alle
figlie e ai figli delle donne vittime di stalker di avere il diritto allo
studio garantito.
“Quello che ha colpito Michela - ha dichiarato il presidente
della Regione Lazio, Nicola Zingaretti - è l’ennesimo drammatico caso di
violenza contro le donne, in questo caso contraddistinto da una grandissima
solidarietà e unità dei colleghi. Noi abbiamo fatto di tutto per far avvertire
alla famiglia e alle bambine che non hanno più la mamma che non sono sole”.
Un sostegno umano che potrà presto concretizzarsi anche in
forme di supporto allo studio per i figlie delle donne vittime di violenza.
“Stiamo studiando il testo - ha precisato Zingaretti -
quanto prima lo approveremo in modo che a queste bambine a cui è stato tolta la
madre per colpa della violenza non rimangano totalmente sole, anche materialmente,
nel prosieguo della loro vita. E’ il minimo che si possa fare sapendo che poi e
necessario anche avviare una durissima campagna culturale, ma anche
legislativa, affinché la si smetta con questa facilità con cui le donne sono
tornate a essere nel mirino della violenza”.
A febbraio 2012, la Regione Lazio aveva già avviato l’iter
per l’istituzione di un Osservatorio regionale per la consulenza, il
monitoraggio, la promozione di studi, ricerche e campagne di informazione e
sensibilizzazione, finalizzato soprattutto a stipulare protocolli d’intesa con
l’autorità giudiziaria e l’autorità di pubblica sicurezza per la definizione di
interventi integrati.
E sulla stessa linea continua a muoversi la giunta
Zingaretti: “Dobbiamo reagire - ha ribadito il presidente della Regione - e io
dico che non solo le istituzioni ma soprattutto gli uomini devono reagire”.
Nessun commento:
Posta un commento