martedì 7 maggio 2013

Cambiare il Paese per non cambiare Paese


Un sit-in nazionale martedì 14 maggio a Piazza Montecitorio organizzato dal Segretariato Italiano Giovani Medici (SIGM)

I giovani camici bianchi scendono in piazza e lo fanno a Governo appena insediato proprio per chiarire subito le grosse difficoltà ampiamente denunciate dal Segretariato Italiano Giovani Medici (SIGM), ma mai affrontate in modo sistematico. In occasione del sit-in organizzato per martedì 14 maggio a Roma in Piazza Montecitorio, a partire dalle 10, in collaborazione con il Comitato Pro Concorso Nazionale, i giovani medici italiani intendono dare voce a quella che definiscono una “battaglia di civiltà tesa a scongiurare l’emigrazione massiva delle migliori energie del Paese ed il conflitto tra giovani”.


Nell’auspicato dialogo con le Istituzioni, le richieste dell’Associazione puntano ad aprire un percorso condiviso con chi sovrintende alla formazione medica per cercare di porre in essere concretamente una riforma del percorso formativo pre e post lauream. In particolare, il documento programmatico fa riferimento alla necessità di intervenire sulla continuità ed integrazione delle cure, sull’aggiornamento professionale continuo attraverso l’accesso alle evidenze scientifiche e all’addestramento sul campo, al confronto su base internazionale, all’approccio olistico e alla riscoperta del rapporto medico-paziente.

I toni della denuncia del SIGM si fanno più aspri quando si parla poi delle criticità del sistema. Si legge infatti nel loro dossier: “Si registra ormai da tempo tra i giovani medici Italiani un generale clima di sfiducia nell’attuale sistema gerontocratico e poco meritocratico, a partire dall’accesso alle scuole di specializzazione e al corso specifico di medicina generale, per non parlare dell’eccessivo peso esercitato dalla politica e dal sistema della contrattazione sindacale, direttamente ed indirettamente, rispettivamente nella selezione della dirigenza medica e nell’accesso al regime di convenzionamento all’interno del SSN”.

Insomma, accuse pesanti quelle pubblicate nel dossier del Segretariato Italiano Giovani Medici, che meritano sicuramente di essere prese in considerazione per evitare che un’intera generazione preferisca cambiare paese piuttosto che cambiare il nostro paese.

Per aderire alla manifestazioni e avere riscontro circa le attività portate avanti dal SIGM, si può scrivere all’indirizzo di posta elettronica protesta_proposta@giovanemedico.it

A cura del Progetto Archimede

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