domenica 26 ottobre 2014

Da dicembre studi medici aperti nel weekend e ricette online

I Pronto Soccorso del Lazio stanno esplodendo. Allora la Regione corre ai ripari. E non può farlo che coinvolgendo i medici di medicina generale che sono l’ultimo avamposto, spesso ma non sempre, prima di ricorrere al ricovero d’urgenza. Ambulatori di medicina generale, dunque, aperti il week-end e nei festivi in ognuno dei 15 municipi di Roma, riorganizzazione delle liste d’attesa attraverso l’indicazione obbligatoria nelle ricette delle priorità, ricette online e dematerializzate, percorsi di cura per pazienti cronici, riorganizzazione delle unità di cura primarie (Ucp), che saranno localizzabili grazie alla modifica del sito della Regione Lazio. Sono questi i sei punti principali dell’accordo firmato dalla Regione Lazio e dai sindacati di medicina generale.
Ecco nel dettaglio le novità dell’accordo punto per punto.

sabato 18 ottobre 2014

Dopo 14 anni firmato il protocollo Regione-Gemelli

Inizia una nuova fase nei rapporti tra Policlinico Gemelli e Regione: dopo 14 anni, il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, e Franco Anelli, rettore dell’Università Cattolica, hanno siglato un protocollo d’intesa sulle modalità di collaborazione in merito all’assistenza erogata dal Policlinico Universitario «Agostino Gemelli» e dalle strutture ad esso collegate, con lo scopo di assicurarne la funzionalità e la coerenza con le esigenze della didattica e della ricerca. 
Il Protocollo «rappresenta un utile strumento per migliorare l’efficienza e la qualità dell’assistenza sanitaria offerta dal Policlinico Gemelli, – è stato spiegato – regolando la partecipazione dell’Università alla programmazione sanitaria regionale ed evidenziando il ruolo centrale del Policlinico nella rete dell’assistenza. 

sabato 11 ottobre 2014

Indagine Anaao Assomed-SWG sui medici in corsia

Stressati, delusi e economicamente insoddisfatti

È dura la vita dei medici nelle corsie degli ospedali italiani. Almeno leggendo i risultati di una indagine dell’Anaao Assomed. Infatti, secondo i medici, all’enorme peso di responsabilità cui sono sottoposti non corrisponde una retribuzione soddisfacente, e tanto meno la prospettiva di una progressione di carriera. Come se non bastasse, il carico di lavoro aumenta sempre di più, mentre i contenziosi medico legali incombono come spade di Damocle. Il risultato? La loro serenità professionale è profondamente compromessa. 
E così i dottori italiani si sentono stressati, delusi, insoddisfatti e minacciati. Senza distinzione di età e provenienza. Da Nord a Sud, giovani e meno giovani, quasi sette su dieci confessano di sentirsi frequentemente stanchi, circa sei su dieci si dichiarano economicamente scontenti e poco meno della metà emotivamente sfiniti. Soprattutto la totalità dei medici ritiene che a decidere della loro carriera nelle strutture ospedaliere sia la politica.

venerdì 3 ottobre 2014

“Le nuove norme su pratica non agonistica sono anacronistiche e vessatorie”

Continuano a far discutere le nuove norme diramate dal Ministero della Salute attraverso il decreto che detta le linee guida per stilare il certificato per l’idoneità alla pratica di ‘attività sportiva non agonistica’. Secondo Roberto Carlo Rossi, presidente dell’Ordine dei medici di Milano, “molti autorevoli commenti sono già stati espressi, insieme anche a rilievi critici”. 

Tuttavia, ai più “è sfuggito che le linee guida prescrivono, per le persone al di sotto dei sessant’anni, l’esecuzione di Ecg almeno una volta nella vita: in pratica si può utilizzare anche un elettrocardiogramma eseguito qualche decina d’anni prima. Viene, al riguardo, spontaneo chiedersi quale sia il supporto tecnico-scientifico e di dottrina e di letteratura che giustifica tale linea guida?”.