martedì 6 novembre 2012

Tutta la verità sull’inquinamento delle acque potabili da arsenico


Gli effetti più pesanti sulla salute dei residenti in provincia di Viterbo e Latina

E’ stato diffuso dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio sanitario regionale il rapporto ufficiale sugli effetti  che le acque potabili contaminate da arsenico hanno prodotto (e produrranno) sulla salute delle persone residenti nel Lazio. In particolare, sono stati presi in considerazione i 91 comuni del Lazio per i quali è stata richiesta una deroga per il superamento dei livelli di Arsenico (As) nelle acque potabili secondo quanto stabilito dalla direttiva 98/83/EC (livelli di As nelle acque potabili <10 μg/L).

L’analisi è stata effettuata per un gruppo selezionato di patologie per le quali è stata evidenziata un’associazione con l’esposizione ad Arsenico. Per la mortalità (periodo 1990-2009) sono state analizzate le seguenti cause: tumore del polmone, della vescica, del rene, della prostata, e del fegato; ipertensione arteriosa, malattie ischemiche del cuore, Infarto Miocardico Acuto (IMA), Ictus, malattie dell’apparato respiratorio e BPCO, diabete. Inoltre è stata analizzata la prevalenza di diabete e di BPCO nel periodo 2006-2009 e l’incidenza di infarto e di interventi di bypass aortocoronarico nel periodo 2005-2011.
L’associazione tra esposizione ad As ed effetti sulla salute (mortalità, prevalenza ed incidenza di malattia) è espressa in termini di  Rischio Relativo (RR) ossia di rapporto tra il tasso nei comuni esposti ed il tasso nel gruppo di comuni di riferimento (RR=1, non esposti per le Province Roma e Latina, gruppo a livello di As più basso - fino a 10 μg/L - per la provincia di Viterbo); i tassi sono standardizzati per età ed aggiustati per potenziali confondenti (livello socio-economico dell’area, dati di vendita tabacchi, livello di gas radon).
Leggendo nel dettaglio i numeri relativi all’aumento di rischio per la salute degli abitanti nelle diverse province del Lazio, non si può fare a meno di sollevare l’allarme per le persone residenti nella provincia di Viterbo in primis e poi in quella di Latina.
Ne riportiamo una sintesi per rendere l’idea del danno subito a volte in silenzio.
- Provincia di Viterbo. Nei comuni con livelli di esposizione più elevata (As> 20μg/L) si osserva un eccesso di mortalità per tutte le cause (RR=1.11) e complessivamente per tutte le cause tumorali (*RR=1.10 negli uomini e *RR=1.12 nelle donne). Tra le cause tumorali risultano in eccesso i tumori del polmone(*RR=1.25 negli uomini ed 1.26 nelle donne) ed il tumore della vescica negli uomini  (RR=1.21). Si osserva  inoltre per le cause non tumorali un eccesso di mortalità per ipertensione arteriosa (*RR=1.91 negli uomini e *RR=1.75 nelle donne), per malattie ischemiche del cuore (*RR=1.17 negli uomini e RR=1.16 nelle donne), per BPCO (*RR=1.69 negli uomini e RR=1.29 nelle donne) e per Diabete (*RR=1.53 negli uomini e *RR=1.61 nelle donne). Infine negli uomini si osserva un eccesso di incidenza di interventi di Bypass aortocoronarico (*RR=1.41).  Nel gruppo di comuni con livelli di As più bassi,  tra 10μg/L<As<=20μg non si osservano eccessi per le cause di decesso analizzate. Per quanto riguarda i dati di incidenza e di prevalenza, non si osservano eccessi per le patologie analizzate (BPCO, diabete, IMA, interventi di Bypass).
- Provincia di Latina. Nei comuni esposti la mortalità per tutte le cause risulta pari all’atteso, mentre si osserva un eccesso significativo della mortalità per tutti itumori (+12%). Per quanto riguarda le singole cause tumorali si osserva un eccesso per il tumore del polmone (*RR=1.16 negli uomini e *RR=1.30 nelle donne) e per il tumore della vescica negli uomini (*RR=1.31). Per le cause non tumorali si osserva un eccesso della mortalità per Ipertensione arteriosa (*RR=1.24 negli uomini e RR=1.29 nelle donne) e per malattie ischemiche nelle donne (*RR=1.30). I dati di incidenza e di prevalenza mostrano un eccesso di BPCO nelle donne (*RR=1.31) ed un eccesso di interventi di Bypass sia negli uomini (*RR=1.38) che nelle donne (*RR=1.62).
- Provincia di Roma. La mortalità per tutte le cause e per cause cardiovascolari  risulta pari o inferiore all’atteso. Tra le cause tumorali non si osservano eccessi significativi per il tumore del polmone e della vescica. Anche tra le cause non tumorali non si osservano eccessi significativi. Si rileva un eccesso di incidenza di IMA (*RR=1.11 negli uomini e RR=1.10 nelle donne), mentre non si osservano aumenti di interventi di Bypass aortocoronarico.
In sintesi, la dettagliata analisi fornita dal Servizio regionale conferma i comuni a maggior esposizione si trovano tutti nella provincia di Viterbo e sono: Caprarola, Castel Sant’Elia, Civita Castellana, Fabrica di Roma, Carbognano, Capranica, Nepi, Ronciglione.
La valutazione di un panel internazionale di esperti (CONTAM,2009) sui rischi in popolazioni con esposizione cronica a bassi livelli di arsenico ritiene tali indicatori adeguati per valutare la presenza di effetti sulla salute. Tale risultato dovrà tuttavia essere confermato da studi successivi poiché si tratta di tumori che hanno un’eziologia complessa e anche perché gli effetti si riferiscono ad esposizioni croniche relative ai decenni passati, nei quali i livelli di arsenico potevano essere superiori a quelli attuali.
Questa indagine rappresenta comunque un imprescindibile richiamo ad un continuo monitoraggio dei livelli di contaminazione da Arsenico delle acque e un ulteriore appello affinché vengano intensificati gli interventi di sanità pubblica per assicurare il rispetto dei limiti previsti dalla legislazione attualmente  in vigore.

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