
Walter Ricciardi, direttore del Dipartimento di Sanità pubblica dell'Università Cattolica-Policlinico Gemelli di Roma, è colui che per primo ha creduto in questa un'iniziativa cosiddetta di "public reporting". «E' chiaro - spiega Ricciardi - che per scegliere il luogo dove curarsi un cittadino dovrebbe avere accesso a informazioni chiare, rigorose e tempestive sulla qualità dei servizi offerti, quelli che giustificano il sacrificio di spostarsi da casa propria per avere cure adeguate».
Il gruppo di lavoro “Dove e come mi curo” ha, infatti, come obiettivo la diffusione dei risultati della ricerca, per fornire ai cittadini informazioni sulla qualità dei servizi sanitari a cui si rivolgono.
I dati utilizzati sono messi a disposizione da fonti ufficiali riconosciute a livello nazionale e internazionale. I principi fondamentali dell’attività di ricerca sono:
- il rigore scientifico: le informazioni che troverai si basano sulle migliori evidenze scientifiche;
- la condivisione delle conoscenze: acquisizione e integrazione di nozioni, esperienze e competenze.
I livelli di qualità dei servizi offerti sono misurati utilizzando gli “indicatori” più appropriati e disponibili, quelli cioè che forniscono informazioni sulla struttura in cui è possibile curarsi e permettono di indicare la struttura migliore.
Le strutture sanitarie sono confrontate su vari fronti: con una "classifica" che posiziona ciascuna per come si colloca rispetto alle strutture che offrono le migliori prestazioni a livello nazionale, con una classifica che le mette a diretto confronto tra loro, ovvero compara ciascuna struttura nazionale con le altre del Ssn in termini relativi.
A ogni struttura è associato un livello di qualità nel trattamento di ciascuna patologia (buono, discreto e insufficiente) espresso da un colore (verde, giallo, e rosso), a seconda della sua collocazione rispetto alla distribuzione di frequenza nazionale: il verde indica le strutture con i valori migliori per la gestione di una certa patologia (superiori al 67° percentile) il giallo indica le strutture con valori dell'indicatore moderatamente adeguati rispetto alla mediana nazionale (compresi nel range tra il 67° e il 33° percentile); infine il semaforo rosso indica le strutture che hanno dei valori dell'indicatore molto inferiori rispetto alla media nazionale (al di sotto del 33° percentile).
Nel nostro Paese, tra i siti disponibili e relativi al settore sanitario, mancava un sito che permettesse al cittadino/paziente di poter scegliere in prima persona la struttura d’assistenza migliore per il suo bisogno di salute, “migliore” secondo criteri scientifici di qualità universalmente condivisi. Per questo motivo è nato “Dove e come mi curo”.
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