Su 12mila malati terminali solo uno su quattro riceve le
cure necessarie
di Massimiliano Picardi
“Abbiamo approvato il decreto per dare finalmente vita alla
rete delle cure palliative regionali perché è giusto che i malati terminali e
le loro famiglie che si trovano in condizioni drammatiche abbiano qualcuno
vicino”. Non nasconde la sua soddisfazione il presidente della Regione Lazio,
Nicola Zingaretti, dopo aver siglato l’atto che dovrebbe avviare un nuovo corso
nelle politiche di sostegno ai malati terminali che abitano nel nostro
territorio.
Ogni anno nel Lazio si contano almeno dodicimila malati
terminali e soltanto uno su quattro si può dire che sia stato assistito in
maniera adeguata.
Quello che mancava fino a oggi era proprio un sistema
organizzativo che desse visibilità alla capillare azione che svolgono sul
territorio le tante associazioni che sanno come assistere sia i malati che le
loro famiglie. Ma soprattutto serviva una rete che le mettesse in connessione
con le esigenze reali del territorio perché spesso, per arginare situazioni
personali che sfiorano il dramma, non basta l’organizzazione, ma serve una
capacità di ascolto dei reali bisogni di chi chiede assistenza, quando non ha
più neanche la voce per farlo.
L’obiettivo principale del decreto è quello di difendere la
dignità dei malati e supportare le loro famiglie in un momento così difficile.
Ecco perché la Regione ha deciso di sostenere associazioni che da anni sono
vicine ai malati e che quindi sanno come intervenire. Queste strutture garantiscono
poi per la Regione anche un risparmio notevole: il costo di una degenza è di
800 euro al giorno se si tratta di un ospedale, di 200 se si tratta di un
hospice, e di 100 se si tratta di assistenza domiciliare. E in casi di questo
tipo l’esperienza dimostra che spesso l’assistenza “migliore” è anche quella
che costa di meno.
Una delle associazioni che riceverà il sostegno della
Regione è Antea Onlus, nata a Roma nel 1987 per garantire assistenza gratuita a
domicilio ai pazienti in fase avanzata di malattia, che dal 2000 gestisce anche
un hospice con 25 stanze singole. L’assistenza Antea è basata sulle Cure
Palliative, un approccio che comprende non solo assistenza
medico-infermieristica, ma anche supporto psicologico, riabilitativo, sociale,
spirituale e legale, al fine di garantire la migliore qualità di vita possibile
al paziente e alla la sua famiglia.
Maggiori informazioni su questa associazione sul sito web http://www.antea.net
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