Finalmente si comincia a lavorare sul serio per erigere un corposo
argine contro le dipendenze. Perché per combattere questo bubbone la severità
fine a se stessa non serve a nulla. C’è invece bisogno di prevenzione e di
educazione, diremo noi. Cultura della vita e visione positiva contro il
masochismo che si cela dietro la vita di molti adolescenti. Non è facile ma il
governo cerca di farlo. E lo fa con un protocollo siglato recentemente tra il
Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale e il Dipartimento
per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Con
questo vengono messi a punto interventi comuni per prevenire l’uso di sostanze
pericolose, lecite e illecite, anche diffuse dal web. E per scoraggiare
comportamenti dannosi per la salute, come il gioco d’azzardo patologico e l’uso
non controllato di internet.
Come? Innanzitutto informando correttamente sui rischi e sugli effetti delle droghe, sensibilizzando le giovani generazioni. Inoltre promuovendo la lotta al disagio giovanile in tutte le sue forme facendo in modo di rafforzare il ruolo attivo dei giovani nella vita sociale, istituzionale, culturale ed economica, con lo scopo di favorire la loro inclusione sociale. Diventa, così, sempre più importante la cultura della prevenzione, contrastando il fenomeno dell’uso di sostanze psicoattive soprattutto nelle aree svantaggiate e vulnerabili che spesso sono maggiormente esposte al rischio di esclusione.
“Le azioni previste dal protocollo – dichiara il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri,Graziano Delrio – saranno rivolte al benessere delle giovani generazioni e ad orientarle verso scelte consapevoli. In materia di lotta alle droghe intendiamo adottare un approccio equilibrato, nella convinzione che i problemi dei giovani si affrontino dando loro prospettive concrete di crescita individuale e sociale. Oggi le cosiddette “nuove sostanze”, facilmente reperibili anche attraverso il web, rappresentano un rischio concreto e la vera sfida alla quale dobbiamo far fronte con interventi mirati, in cui i giovani siano protagonisti attivi e consapevoli”.
Il
sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, con delega
alle Politiche giovanili, Luigi Bobba ricorda inoltre che “il
disagio sociale e personale, che le giovani generazioni stanno affrontando, può
manifestarsi anche con l’insorgere di dipendenze da sostanze pericolose. È
necessario un intervento specifico sui giovani, che agisca su un doppio
binario: promozione di comportamenti sani e prevenzione delle dipendenze “classiche”
e “moderne”, quali internet, gioco d’azzardo, smart drugs, alcool. La
circostanza che le sostanze consumate oggi potrebbero essere più dannose
rispetto alle sostanze usate in passato ci sprona ancor di più ad impegnarci
contro queste nuove forme di dipendenza e per tale ragione è stato sottoscritto
il protocollo d’intesa con il Dipartimento Politiche Antidroga”.
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