02/03/2012
Secondo l’Oms, in Europa, 52 milioni di persone soffrono di diabete con punte del 10-14% della popolazione in alcuni paesi in cui sono più diffusi abitudini alimentari non corrette. Questo aumento è in parte dovuto all’invecchiamento generale della popolazione, ma soprattutto a condizioni a rischio come sovrappeso e obesità, scorretta alimentazione, sedentarietà e disuguaglianze economiche. Preoccupante è anche il dato che riguarda la popolazione infantile; ecco perché in Italia si sta diffondendo una sempre maggiore attenzione, da una parte, al trattamento precoce dei disturbi e, dall’altra, all’inserimento dei ragazzi con il diabete in un contesto di “normalità”.
Attualmente non esiste una cura per guarire dal diabete, ma qualsiasi bambino che ne è affetto può tranquillamente convivere con questo disturbo per il resto della vita. Il diabete infantile, infatti, non impedisce a bambini e adolescenti di condurre una vita del "normale": si può andare a scuola, avere degli amici, andare in vacanza e fare sport; l’importante è attenersi alle regole della cura con insulina, avere un’alimentazione sana e corretta e praticare attività fisica e poter contare su un’assistenza sanitaria adeguata nei contesti che si frequentano. Vanno proprio in questa direzione la “Linee di indirizzo per favorire l’inserimento a scuola del bambino con diabete” approvate dalla Regione Lazio.
Andare a scuola per i bambini del Lazio con il diabete non dovrà essere più un problema: a loro spetterà solo il compito di studiare (come per tutti gli altri bambini), mentre a occuparsi della loro salute ci penserà il personale scolastico insieme a un gruppo di lavoro regionale impegnato anche sul fronte del monitoraggio e coordinamento dell’assistenza fornita agli alunni. Il provvedimento stabilisce, per la prima volta nel Lazio, in maniera chiara e per ogni singolo bambino, i soggetti che in ambito scolastico devono fornire la necessaria assistenza, sia per la somministrazione di farmaci in orario scolastico sia per la frequenza del controllo glicemico e quindi la gestione della patologia. “Questo provvedimento mantiene l’impegno che avevamo presso in occasione della Giornata Mondiale del Diabete con le famiglie e i rappresentanti delle associazioni - dichiara la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini – si tratta di una misura fondamentale perché consentirà ai bambini affetti da diabete di vivere la loro condizione in maniera più serena a scuola. Queste linee guida sono innovative perché tutte le realtà istituzionali coinvolte, sanità, scuola e associazioni, hanno collaborato in maniera sinergica per dare una risposta assistenziale completa e adeguata al bambino con diabete”.
A cura del Progetto Archimede
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